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domenica 29 luglio 2012

About the opening of... London 2012

La digestione è un processo lungo e laborioso. Richiede ore di dispendio energetico per riportare all'essenza quello che la natura ha laboriosamente costruito in una complessità di legami chimici. Una fetta di pane, niente di più semplice, ma allo stesso tempo di elaborato. Farina, acqua e lievito. Ma noi dobbiamo riportare tutto alle molecole che compongono ogni singolo ingrediente per apprezzarne la potenza, per potersi nutrire dell'energia immagazzinata in quei piccoli mattoncini. Stessa cosa vale per la digestione mentale. A primo sguardo giudichiamo quello che abbiamo davanti nella sua complessità, non ci soffermiamo ad "assaggiarne" gli ingredienti, lo ingurgitiamo, masticandolo velocemente e ne diamo un giudizio sommario, influenzato, molte volte, anche da altri sapori che abbiamo in bocca (o meglio dall'umore del momento). Questo è quello che ho fatto durante la visione dell'apertura delle olimpiadi.

sabato 28 luglio 2012

Un pugno in faccia... l'altro lato della medaglia

Olmiadi, terremotoi

Tower Bridge, migliaia di persone accalcate, Union Jack che sventolano, volti dipinti dei colori delle bandiere, il simbolo olimpico che pende dal ponte e la nave reale che risale il Tamigi, vecchio, stanco, che porta nelle sue acque scure il fardello dell'industrializzazione. C'è festa, si respira nell'aria l'adrenalina. Poche ore, una dozzina, all'apertura dei giochi olimpici del 2012, quelli dell'austerity, quelli che, a vederli adesso, sono puro sfarzo e ostentazione. Risalgo il lungo fiume tra cori, balli, colori, aree attrezzate x il divertimento dei bambini, le loro grida di gioia e il loro pianto per lo zucchero filato rosa caduto a terra. Cammino tra moderni edifici con ampie vetrate dalle quali intravedo impiegati che festeggiano questo evento ammirando dalle vertiginose altezze quello che succede in acqua. Decine di bobbies che incanalano la folla in percorsi obbligati, volontari di tutte le età che con la divisa "rosa-olimpiade-2012" forniscono informazioni ai passanti. Dei pannelli scuri si stagliano in lontananza, confondendosi con il grigio degli edifici che gli fanno da sondo. Li riconosco.

venerdì 27 luglio 2012

About Olympics and... scandals!

Olympics

La lettura della stampa locale magicamente rivela arcani misteri che da ieri offuscavano la mia mente: mancanza di sfarzo e quasi assenza di loghi olimpici che tappezzano la città. Hugh Robertson, il "ministro olimpico" ha dato un ulteriore giro di vite alla già dura regolamentazione sull'uso dell'iconografia olimpica. I giochi del 2012 cadono in periodo di crisi e, nel rispetto dell'austerity, saranno ricordati come i più sobri dopo la sfarzosità di Beijing. Questo è quello che ci vogliono far credere. I quotidiani inneggiano alla grande cerimonia di apertura, per poi soffermarsi sui numeri meno pubblicizzati, quelli che ci riportano con i piedi a terra.

Si parla di quasi 10 miliardi di sterline di spesa pubblica e le cifre lievitano, in alcuni casi, fino a 24 miliardi, se si calcolano i tagli posti in bilancio e non effettuati (sicurezza, trasporti ...). Una cifra di gran lunga superiore alle previsioni di spesa al momento della candidatura.

giovedì 26 luglio 2012

Londra e le olimpiadi

Arrivo a Londra pensando di trovare una città in preda al caos. Orde di tifosi olimpici con fiaccole in mano intenti a dare fuoco alla città. Polizia in assetto da sommossa col manganello facile e lacrimogeno alla mano. Arrivo a Londra e trovo la stessa città che avevo lasciato qualche mese fa, molti turisti, molti giovani con magliette della nazione di appartenenza, simboli olimpici pochi (fossimo stati in Italia avremmo tatuato il logo sulle porte delle abitazioni), treni e bus in orario e una cortesia mai riscontrata. Leggendo qua e là, nelle settimane scorse, i giornali locali, mi ero preparato all'apocalisse: venivano criticati gli sforzi inutili delle forze dell'ordine nel gestire una situazione che sfuggiva al controllo. Si parlava di migliaia di unità richiamate nella capitale per arginare la situazione, le imminenti dimissioni del capo della polizia....

In effetti i numeri di queste olimpiadi sono da capogiro:

  • 10.500 atleti ai quali si aggiungono i 4.200 delle para olimpiadi
  • 205 nazioni partecipanti
  • 36 impianti sportivi messi a disposizione per le gare
  • 135 mila camere messe a disposizione dagli albergatori nel raggio di 40 km dalla capitale