Da ben dodici anni CSI ci fa vestire i panni di tecnologici investigatori che scovano criminali a colpi di luminol e tutto comodamente seduti sul nostro divano. Il successo del franchise è indiscutibile. Dalla sua costola principale sono nati due spin-off che hanno avuto la stessa fortuna dell’originale, uno ambientato nella città di Miami e laltro nella grande mela, NY.
Sin dalla prima stagione e di conseguenza nei progetti derivati, la musica ha avuto un ruolo fondamentale. Un prodotto di qualità, in cui ogni dettaglio è ben studiato e ricercato, non può avere una colonna sonora qualsiasi, non deve limitarsi a un semplice motivetto orecchiabile. La musica è anima e corpo, al tempo stesso, della serie, come fondamentali sono la trama e la fotografia. È l’unione di ottime immagini, storie reali e colonna sonora d’eccezione che fanno di CSI un prodotto superiore.
Tutte le sigle della serie, compresa quella degli spin-off, sono brani della rock band inglese The Who, uno dei fenomeni musicali del secolo scorso, con oltre cento milioni di dischi venduti.
CSI: Scena del Crimine apre i suoi episodi con Who Are You . Estratta come singolo dell’omonimo album del 1978, la canzone è l’ultima ad essere stata registrata con la formazione originale della band, quella con lo storico batterista Keith Moon morto a pochi mesi dall’uscita dell’LP. L’album ha ottenuto il doppio disco di platino un USA e Canada, il disco d’oro in Gran Bretagna e ha raggiunto la seconda posizione nella Billboard Pop Albums chart, rimanendo all’ombra di Grease.
CSI: Miami si circonda delle note di Won’t get fooled again. Un brano storico della band che utilizza il timbro del Lowery Berkshire Deluxe TBO-1, un organo che, attraverso i filtri di un sintetizzatore e l’accompagnamento della chitarra di Pete Townshend ci regala quel brivido estatico che apre ogni puntata della mitica serie.
CSI:NY mantiene lo stretto legame con le sonorità degli Who e utilizza come sigla di apertura Baba O’Riley, tratto dall’album del 1971 Who’s Next. La stessa canzone viene utilizzata in altre produzioni di successo come Dawson’s Creek e in Dr. House, nel quattordicesimo episodio della prima serie in cui House finge di suonare le tastiere mentre la ascolta a tutto volume nel suo studio.
Lo stretto legame con la musica d’autore può essere trovato in tutte le stagioni. Nella settima troviamo il backstage di Kà, spettacolo musicale del Cirque du Soleil, mentre nella nona troviamo l’episodio Leave Out All The Rest che ha lo stesso titolo di una canzone dei Linkin Park che può essere ascoltata come motivo portante dell’intera puntata.
Scritto da Matteo Bordoni
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