venerdì 26 ottobre 2012

Wonderland, un fringe-noire dal sapore italiano

Ho curato per alcuni mesi la sezione web-series della rivista Telefilm Magazine e, volente o nolente, mi sono appassionato a questa forma di intrattenimento ancora tutta da esplorare. YouTube ha fatto da trampolino di lancio a questo tipo di serialità permettendo di far affiorare, seppur non ancora completamente, un mondo sommerso ma con la potenzialità di raggiungere e superare quello televisivo. Tra migliaia di prodotti dozzinali e di dubbio gusto (la televisione non fa la stessa cosa?) mi sono imbattuto in alcuni lavori di un giovane italiano dalle molteplici potenzialità (operatore video, produttore, regista) conosciuto anche per il suo ruolo di aiuto regista nella serie televisiva Distretto di Polizia, Giovanni Minardi. Avevamo concordato un’intervista per la rivista sopra citata, ma la chiusura della casa editrice che la pubblicava ha relegato quel piccolo progetto in un cassetto. Qualche giorno fa navigando in rete alla ricerca di nuove web-series mi sono imbattuto nell’ultima fatica di Giovanni: Wonderland. Cliccando compulsivamente sulla catena di link che venivano proposti, arrivo al canale YouTube che trasmette la serie.

Il primo episodio apre con un tributo a David Lynch: “Dove prima ce n’era uno ora son diventati due… o sono sempre stati due? Che cosa è un riflesso? Se non la possibilità di vederne due o più… Solo chi è ovunque ne vedrà sempre e comunque uno solo”, riadattata per l’occasione, l’originale mi pare recitasse queste parole: “E ora una conclusione. Dove una volta ce ne'era una, ora ce ne sono due. O ce ne sono sempre state due? cos'è un riflesso? La possibilità di vederne due? Quando si può avere un riflesso, ce ne potranno sempre essere due o più. Solo quando siamo ovunque ce ne sarà uno soltanto. E' stato un piacere parlare con voi”.
L’atmosfera noire si fa subito notare e anche i richiami a film e serie tv famosi, da Twin Peaks a Donnie Darko con contributi che sembrano fare l’occhiolino a Fringe e la sua “scienza di confine”. Al centro degli intrecci narrativi troviamo la sparizione di una ragazza, la scoperta delle sue molteplici vite parallele e la tenacia di un ragazzo nel ritrovarla.
Buona la fotografia, curato l’audio, lascia un pochino a desiderare la recitazione di alcuni attori, ma nel complesso risulta un prodotto di qualità. Ne consiglio la visione. Qui sotto il trailer, per gli episodi fatevi un giretto sul canale YouTube.
 

Scritto da Matteo Bordoni

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