L’ultimo giro di giostra di un quasi onesto contrabbandiere.
Chris Farraday, è stato un leggendario contrabbandiere. Inventandosi
originali escamotage è riuscito a trafugare macchine, opere d’arte ed
altri oggetti di valore senza mai venire meno ai suoi incrollabili
principi etici: niente droga nei suoi traffici. Seppur giovane e al top
della forma ha però deciso di tirare i remi in barca. Per quanto
appagante, stimolante e avventuroso sia questo mestiere Chris sceglie
volontariamente di dare una svolta alla sua vita, imboccando il viale
della rispettabilità e della legalità. È un uomo estremamente
intelligente ed è quindi consapevole del sottile filo che divide la sua
illegale ma moralmente pulita attività con il mondo del crimine, quello
sporco, brutto e cattivo. Chris del resto è figlio d’arte: suo padre, il
mitico Bud, gli ha insegnato il mestiere. Ma è in carcere e ci resterà
ancora per molto tempo “Eri il migliore dei migliori” dice a suo figlio
in visita in prigione, “ma il giorno più bello della mia vita è stato
quando sei tornato ad una vita onesta, hai costruito una famiglia e sei
uscito da quel giro”. Grazie quindi anche alla benedizione di papà, ora è
un appagato family man, ha una bella moglie, Kate, due splendidi
bambini, dei buoni amici e un lavoro onesto.
A metterlo nei guai e rimetterlo giocoforza in attività è Andy, lo scapestrato cognato. Inutile tentare di seguire le orme dell’acquisito fratello, la classe non è acqua. Costretto a buttare in mare un carico di merce illecita, il ragazzo si trova contro il cattivo di turno, tale Tim Briggs, che vuole ad ogni costo recuperare il suo investimento. Chris prova con le buone a chiarire la situazione. Ma l’uomo è senza scrupoli e non sente ragioni: una settimana appena per trovare i soldi e chiudere la situazione. Altrimenti ucciderà tutti. Chris, suo malgrado, è di nuovo in pista. Deve velocemente organizzare un colpo per sanare il debito e mettere in sicurezza la sua amata famiglia. Ma per quanto l’azione dovuta sia indispensabile, dallo sguardo furbetto del mago Chris (così lo considerano amici e fan) trapela anche qualcos’altro. Un guizzo, una voglia di avventura, una familiarità con l’azione e l’adrenalina che viene dal poter vivere in prima persona avventure così grandi. “non agire come se non ti piacesse questa merda” asserisce il cognato, coinvolto in questa nuova e ultima missione. "perché è così evidente? Mi piace, ma non dirlo a tua sorella". Chris ha però più volte ribadito la sua ferma convinzione di non smerciare droga. “Servono soldi per fare soldi”. Niente di più vero. Il movimento sarà quindi garantito dal contrabbando di 15 milioni di banconote false. La storia procede a vele spiegate, mantenendo il giusto equilibrio tra due registri. Il primo: la leggerezza e l’entertainment puro, assicurato dalla pianificazione e dallo svolgimento del colpo in questione. Alzi la mano chi, nella sua tranquilla vita di cinefilo, non ha fatto il tifo per il ladro gentiluomo di turno, per la banda del buco più o meno scapestrata di tanti buoni film, per l’inside man sempre più integro del nevrotico poliziotto di turno. Sarà perché sono personaggi pitturati ad hoc, pieni di buoni sentimenti e, come già detto, moralmente integri, sarà perché è pur sempre cinema e non grigia realtà, ma alzi l’altra mano chi non ha seguito con reale ammirazione le loro gesta, invidiandone il coraggio e la scaltra intelligenza. Ne viene fuori un gusto autentico e un attivo coinvolgimento nel vivo dell’azione. L’altro registro riporta all’ordine tutti quanti e bacchetta l’atteggiamento easy, invitando a cancellare il sorriso di compiacimento riconoscibile nonostante il buio in sala. Perché mentre Chris e la sua banda gestiscono e si ingegnano a nascondere il carico delle banconote false, alla povera moglie Kate ne succedono di tutti i colori. La Penelope della situazione dovrà tenere a bada il bieco Tim Briggs e altri loschi figuri per proteggere la sua famiglia. Il film procede quindi spedito grazie al ritmo incalzante garantito da una trama ben congegnata, e dai personaggi ben definiti: Chris è l’ottimo Mark Wahlberg. Ha il pregio di una recitazione contenuta e credibile. Giovanni Ribisi sguazza nei panni del cattivo Tim Briggs. Essere spregevole, ma piccolo piccolo, non riesce ad onorare il buon nome criminale della sua famiglia. “la sua recitazione porta qualcosa di imprevisto e di più pericoloso di un normale teppistello” dichiara il regista. Poi c’è il tormentato Sebastian, l’amico di sempre, interpretato dal bravo e serioso Ben Forster. La moglie Kate è Kate Beckinsale, in un inedito biondo. “ Kate è stata un'ottima scelta. È ovviamente molto bella ma, allo stesso tempo molto reale. Esiste in Kate un interessante miscuglio di sensibilità e durezza” asserisce Kormamur. L’azione si divide tra l’indolente New Orleans e Panama City e il raccordo è rappresentato dalla nave, con il suo allegro equipaggio, l’odioso capitano Camp (J.K. Simmons) e i possibili nascondigli del salvifico tesoro. Sono aperte le scommesse: dove avrà nascosto le banconote il mago Chris? La risposta al cinema dal prossimo 25 luglio. Nonostante il montaggio non sempre impeccabile Contraband, da buon action thriller, riesce a mantenere il giusto ritmo e a garantire due ore di svago e di sano e "legale" divertimento.
A metterlo nei guai e rimetterlo giocoforza in attività è Andy, lo scapestrato cognato. Inutile tentare di seguire le orme dell’acquisito fratello, la classe non è acqua. Costretto a buttare in mare un carico di merce illecita, il ragazzo si trova contro il cattivo di turno, tale Tim Briggs, che vuole ad ogni costo recuperare il suo investimento. Chris prova con le buone a chiarire la situazione. Ma l’uomo è senza scrupoli e non sente ragioni: una settimana appena per trovare i soldi e chiudere la situazione. Altrimenti ucciderà tutti. Chris, suo malgrado, è di nuovo in pista. Deve velocemente organizzare un colpo per sanare il debito e mettere in sicurezza la sua amata famiglia. Ma per quanto l’azione dovuta sia indispensabile, dallo sguardo furbetto del mago Chris (così lo considerano amici e fan) trapela anche qualcos’altro. Un guizzo, una voglia di avventura, una familiarità con l’azione e l’adrenalina che viene dal poter vivere in prima persona avventure così grandi. “non agire come se non ti piacesse questa merda” asserisce il cognato, coinvolto in questa nuova e ultima missione. "perché è così evidente? Mi piace, ma non dirlo a tua sorella". Chris ha però più volte ribadito la sua ferma convinzione di non smerciare droga. “Servono soldi per fare soldi”. Niente di più vero. Il movimento sarà quindi garantito dal contrabbando di 15 milioni di banconote false. La storia procede a vele spiegate, mantenendo il giusto equilibrio tra due registri. Il primo: la leggerezza e l’entertainment puro, assicurato dalla pianificazione e dallo svolgimento del colpo in questione. Alzi la mano chi, nella sua tranquilla vita di cinefilo, non ha fatto il tifo per il ladro gentiluomo di turno, per la banda del buco più o meno scapestrata di tanti buoni film, per l’inside man sempre più integro del nevrotico poliziotto di turno. Sarà perché sono personaggi pitturati ad hoc, pieni di buoni sentimenti e, come già detto, moralmente integri, sarà perché è pur sempre cinema e non grigia realtà, ma alzi l’altra mano chi non ha seguito con reale ammirazione le loro gesta, invidiandone il coraggio e la scaltra intelligenza. Ne viene fuori un gusto autentico e un attivo coinvolgimento nel vivo dell’azione. L’altro registro riporta all’ordine tutti quanti e bacchetta l’atteggiamento easy, invitando a cancellare il sorriso di compiacimento riconoscibile nonostante il buio in sala. Perché mentre Chris e la sua banda gestiscono e si ingegnano a nascondere il carico delle banconote false, alla povera moglie Kate ne succedono di tutti i colori. La Penelope della situazione dovrà tenere a bada il bieco Tim Briggs e altri loschi figuri per proteggere la sua famiglia. Il film procede quindi spedito grazie al ritmo incalzante garantito da una trama ben congegnata, e dai personaggi ben definiti: Chris è l’ottimo Mark Wahlberg. Ha il pregio di una recitazione contenuta e credibile. Giovanni Ribisi sguazza nei panni del cattivo Tim Briggs. Essere spregevole, ma piccolo piccolo, non riesce ad onorare il buon nome criminale della sua famiglia. “la sua recitazione porta qualcosa di imprevisto e di più pericoloso di un normale teppistello” dichiara il regista. Poi c’è il tormentato Sebastian, l’amico di sempre, interpretato dal bravo e serioso Ben Forster. La moglie Kate è Kate Beckinsale, in un inedito biondo. “ Kate è stata un'ottima scelta. È ovviamente molto bella ma, allo stesso tempo molto reale. Esiste in Kate un interessante miscuglio di sensibilità e durezza” asserisce Kormamur. L’azione si divide tra l’indolente New Orleans e Panama City e il raccordo è rappresentato dalla nave, con il suo allegro equipaggio, l’odioso capitano Camp (J.K. Simmons) e i possibili nascondigli del salvifico tesoro. Sono aperte le scommesse: dove avrà nascosto le banconote il mago Chris? La risposta al cinema dal prossimo 25 luglio. Nonostante il montaggio non sempre impeccabile Contraband, da buon action thriller, riesce a mantenere il giusto ritmo e a garantire due ore di svago e di sano e "legale" divertimento.
Scritto da Susanna Durante.
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